Museo Civico Archeologico G. Rambotti
La regione del Garda conta il maggior numero di insediamenti palafitticoli tra quelli italiani iscritti nelle liste UNESCO; alcuni sono localizzati sulle rive del lago, altri nell'entroterra in corrispondenza di bacini inframorenici. Tra questi ultimi si segnala il sito del Lavagnone di Desenzano del Garda, i cui reperti trovano ampio spazio nel Museo Archeologico cittadino.
Dell'antico lago del Lavagnone, trasformatosi in torbiera, oggi sopravvive solo una piccola zona paludosa, ma le sponde del bacino antico furono abitate a partire dal Mesolitico fino all'età del Bronzo Finale (X sec. circa a. C), con un periodo di massima frequentazione nel Bronzo Antico e Medio (2200-XIII sec. a.C.).
I primi rinvenimenti avvennero tra il 1880 e il 1886, in seguito ai lavori di estrazione della torba. Gli scavi archeologici, tuttora in corso, hanno poi consentito di rinvenire reperti particolarmente significativi; su tutti un aratro in legno di quercia, databile al 2000 a.C. circa. Con l'aratro sono state ritrovate due stegole (timoni) di ricambio e metà del giogo, uno dei più antichi noti ad oggi.
www.palafittes.org
Dell'antico lago del Lavagnone, trasformatosi in torbiera, oggi sopravvive solo una piccola zona paludosa, ma le sponde del bacino antico furono abitate a partire dal Mesolitico fino all'età del Bronzo Finale (X sec. circa a. C), con un periodo di massima frequentazione nel Bronzo Antico e Medio (2200-XIII sec. a.C.).
I primi rinvenimenti avvennero tra il 1880 e il 1886, in seguito ai lavori di estrazione della torba. Gli scavi archeologici, tuttora in corso, hanno poi consentito di rinvenire reperti particolarmente significativi; su tutti un aratro in legno di quercia, databile al 2000 a.C. circa. Con l'aratro sono state ritrovate due stegole (timoni) di ricambio e metà del giogo, uno dei più antichi noti ad oggi.
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