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I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia

Descrizione del Sacro Monte di Varese

La Via Sacra si sviluppa in un itinerario di circa due chilometri lungo le pendici del Monte Velate, con splendida panoramica sull'arco alpino, sui laghi varesini e la sottostante pianura.
Quattordici cappelle dedicate ai misteri della vita di Cristo e di Maria, richiamati nella preghiera del Rosario, conducono al Santuario di Santa Maria del Monte che funge da quindicesima cappella e chiude il percorso devozionale.
I lavori al Monte furono avviati nel 1604: il desiderio della monaca romita Tecla Maria Cid di far fabbricare una cappella "con qualche divoto Misterio addentro, per trattenervi et alleviare i pellegrini dalla gravezza del lungo e faticoso viaggio", ispirò a tale opera il frate G. Battista Aguggiari,che divenne poi monumentale sotto la direzione di Giuseppe Bernascone "architetto della Fabbrica delle cappelle del Sacro Monte". Il complesso, eretto a baluardo della fede cattolica contro la riforma protestante, coinvolse la chiesa, i regnanti spagnoli, le famiglie abbienti e le comunità di Varese e delle località vicine; venne ultimato nel 1698.
Le cappelle sono divise in tre gruppi corrispondenti ciascuno ai cinque misteri Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi del Rosario; sono introdotte da archi trionfali con fontane per il ristoro dei pellegrini. Il loro stile architettonico è espressione del manierismo e del barocchetto lombardo.
Porte e finestre a grate delle cappelle vincolano a precisi punti di osservazione la vista dei gruppi scultorei in terracotta dipinta, armonicamente inseriti nelle scenografie affrescate alle pareti. Al Sacro Monte lavorarono alcuni fra gli artisti lombardi più apprezzati in quegli anni, fra i plasticatori: i fratelli Prestinari, Dionigi Bussola, Martino Retti e Francesco Silva; fra i pittori: Giovan Paolo Ghianda, il Morazzone, Carlo Francesco Nuvolone, i fratelli Lampugnani, il Legnanino. Nel 1983 a Renato Guttuso è stato commissionata la " Fuga in Egitto" per la cappella della Natività.
Il Santuario, inserito nel piccolo borgo medievale, è collegato alla città da una funicolare storica, inaugurata nel 1909.
La collezione storica del Santuario, arricchita da numerosi lasciti di privati è ospitata nel Museo Baroffio, recentemente restaurato e ampliato. Il museo accoglie sculture, codici miniati, argenti e paramenti liturgici e una ricca sezione di arte sacra contemporanea.